Counseling relazionale (relazioni)

Il counseling è relazione, prima di tutto con se stessi.

È uno dei nostri slogan preferiti.

Cosa significa?

Che ogni relazione è una relazione di aiuto, un aiuto che arriva in primis a noi stessi, come una ventata di aria fresca in mezzo ad un torrido deserto.

A volte quest’aria è pungente e gelida, ma indubbiamente viva. E questo accade in ogni relazione, che sia con un cliente, un gruppo, un amico, il nostro partner, il nostro cane, la natura, la macchina, la casa, il denaro, così come nella relazione con noi stessi, quella che troppo spesso e con troppa faciloneria viene etichettata come solitudine.

In realtà che sia una pietra, una birra o un essere umano, la relazione è sempre e solo con la vita e con tutti i suoi infiniti e variopinti aspetti.

In quali contesti opera il counseling relazionale?

Il counselor per definizione è relazionale ed è proprio per questo che può esserti di sostegno in modo trasversale in tutti i contesti della vita in cui sperimenti relazioni difficili.

Nella relazione di aiuto infatti, grazie al counselor, si fa esperienza diretta di come è possibile stare in relazione in modo funzionale, sano ed equilibrato, acquisendo la forza di stare con le proprie emozioni, di vedere le proprie responsabilità e di fare liberamente le proprie scelte.

I benefici del counseling relazionale

Il frutto dell’esperienza che avviene durante i colloqui si diffonde in tutte le tue relazioni significative, così come in quella più importante: la relazione con te stesso.

Gli effetti tangibili che può darti infatti un buon percorso di counseling sono maggiori abilità comunicative e relazionali, una migliore capacità di gestire l’impatto delle emozioni sul tuo equilibrio interiore e una rinnovata capacità di effettuare decisioni responsabili e personali.
In poche parole: consapevolezza e conoscenza di sé.

Questi sono i principali tipi di relazione che puoi esplorare, in libertà e sicurezza, in un percorso di counseling: